TECNICHE DI COLTURA IDROPONICA
Coltura idroponica verticale, l’evoluzione della coltivazione indoor che sfrutta al massimo gli spazi e aumenta al massimo la resa della coltivazione.
Con l’affermarsi della coltura idroponica nella produzione industriale, si è prestata molta attenzione alla resa, per ricavarne dei profitti sempre più alti a parità di spazi utilizzati.
Nascono cosi i sistemi verticali, che vanno a sostituire i tradizionali sistemi orizzontali.
la coltivazione verticale, come indica il termine, si sviluppano in altezza, permettendo di elevare la densità di coltivazione delle piante al metro quadro.
ne esistono diversi tipi, i principali sono:
- Con telaio a forma di V rovesciata su cui vengono montate le canalette che conterranno le piante che verranno irrorate con la soluzione nutritiva mediante spruzzatori o altro sistema scelto.
- A telaio verticale, formate da lunghi sacchi riempiti di laterlite o argilla espansa su cui vengono inserite le piante che verranno nutrite pompando la soluzione nella parte alta del sacco e defluendo verso il basso bagna le radici nutrendo le piante.
- A cilindro verticale in cui le piante sono ancorate ad un cilindro posto in verticale con le radici verso l’esterno, ognuna munita di un sacchetto contenente il substrato che verrà irrorato con la soluzione nutritiva mediante dei gocciolatori.
Coltivazione idroponica verticale, l’evoluzione della coltivazione indoor che sfrutta al massimo gli spazi e aumenta al massimo la resa della coltivazione. - Aeroponica verticale in cui le piante sono poste all’esterno di una camera verticale formata da pannelli in cui viene diffusa la soluzione nutritiva mediante nebulizzatori ad ultrasuoni.
Vantaggi della coltivane verticale
Il sistema verticale a cilindro offre il vantaggio di poter posizionare l’illuminazione direttamente al centro di esso e quindi di fornire alle piante luce diretta e non riflessa sui pannelli riflettenti.
Un altro sistema che permette di aumentare la densità di coltivazione è il sistema a cilindro rotativo.strutturalmente uguale al cilindro verticale, con le piante ancorate sul perimetro del cilindro con la radice rivolta verso l’esterno avvolta in un sacchetto contenente il substrato e l’illuminazione posta al centro.
Con la differenza che il cilindro è posto in orizzontale e appoggiato su dei rulli montati su un telaio con sotto una vasca di soluzione nutritiva.
Il cilindro viene fatto ruotare mediante un motorino facendo si che le radici vengano immerse nella soluzione ad ogni rotazione.
Tutti questi sistemi sono ovviamente indicati per piante con ciclo vitale breve e con volume ridotto per il semplice fatto che se crescessero molto di volume si sottrarrebbero luce ed aria a vicenda.
Questi sistemi di idrocoltura sono infatti usati principalmente per la coltivazione di lattuga, lattuga, radicchio, indivia, piante aromatiche e tutte le piante a ciclo breve e a volume ridotto.