La rosa canina per curarsi
Rosa canina, il brutto anatroccolo dalla famiglia delle rosacee dalle innumerevoli proprietà curative, e cosmetiche tutte naturali.
La rosa canina era conosciuta e utilizzata già in antichità per le sue proprietà benefiche sia per l’uomo che per gli animali.
Il suo utilizzo è molto diffuso nella medicina omeopatica che in cosmetica, se ne producono infusi,sciroppi, creme e olii.
L’olio alla rosa canina aiuta a rigenerare i tessuti sottoposti ai segni dell’invecchiamento e ai danni della pelle lasciati da cicatrici o acne.
L’alto contenuto di vitamina C, tannini, acidi organici, pectine, carotenoidi e polifenoli, fanno della rosa canina un ingrediente prezioso per l’industria farmaceutica, alimentare e cosmetica.
Oltre alle qualità curative, la sua conformazione e il colore rosso vivo dei cinnorrodi, la rende particolarmente adatta come elemento particolare nelle composizioni floreali, centrotavola o soprammobili decorativi.
ETIMOLOGIA
La rosa canina è presente in tutta l’Europa fino alla Danimarca, in Asia occidentale e nell’ Africa del Nord.
E’ un erba spontanea, amante del sole, in ambiente mediterraneo predilige zone di media collina e bassa montagna, cresce fino a circa 1300 m di altitudine.
Si riproduce per talea, prelevando in tardo inverno o in primavera, prima della ripresa vegetativa, una porzione di ramo sano e ben lignificato, facendo attenzione a tenere il terreno sufficientemente umido fino alla completa radicazione.
La specie selvatica più diffusa, viene utilizzata come porta innesto per le varietà e forme ibride che vengono coltivate industrialmente.
Viene comunemente chiamata anche: rosa delle siepi, rosa di macchia, rosa selvatica, rosa spina, spina novella.
La rosa canina fa parte della famiglia delle rosacee, un arbusto suffruticoso a foglie caduche di altezza variabile.
E’ formata da fusti eretti leggermente ricadenti nella loro lunghezza, provvisti di numerose spine.
Possiede foglie sparse, composte, lunghe da 5 a 15 cm, formate da 5 a 7 foglioline di forma ellittica e da maggio a luglio produce fiori leggermente profumati, solitari o raccolti in corimbi.
La corolla formata da 5 petali cuoriformi di colore rosa molto pallido, quasi bianco e frutti oblunghi (cinorrodi), rossi a maturità, contenenti numerosi semi biancastri ricoperti da una fitta peluria.
Se ne utilizzano le foglie, i fiori, i frutti e i semi.
Le foglie si raccolgono in estate, i fiori quando sono ancora in boccio, i frutti e i semi a fine estate o in autunno a seconda dell’ altitudine a cui si trova la
pianta.
Le foglie si utilizzano fresche mentre i petali si staccano dai fiori e si lasciano essiccare all’ombra, poi si ripongono in recipienti chiusi al riparo dall’umidità e dalla
luce.
Ai cinorrodi si pratica un’incisione laterale, si estraggono i semi e la peluria che contengono, poi si lasciano essiccare al sole e si conservano in sacchetti al riparo
dall’umidità.
I semi, una volta essiccati al sole o in forno a bassa temperatura,si conservano in sacchetti o in barattoli.
Proprietà della rosa canina
Immunoregolatore:
Regola la risposta immunitaria dell’organismo, preparando il corpo ad agire contro tutte le forme di allergie, è un ottimo rimedio quindi nella prevenzione di allergie e nella cura di rinite, congiuntivite e asma dovute al contatto con pollini; ma è consigliato nelle affezioni infantili come la tonsillite, la rinofaringite, otite, tosse e raffreddore di origine infettiva.
Auntinfiammatorio :
La proprietà antinfiammatoria trova un importante impiego terapeutico nelle flogosi acute che comportano alterazioni delle mucose nasali, degli occhi e delle prime vie aeree con conseguente produzione di catarro.
Vitaminico :
Le bacche sono ricche di vitamina C, presente in quantità fino a 50-100 volte superiore rispetto alle arance e ai limoni.
Migliora la circolazione sanguigna favorendo assorbimento di calcio e ferro da parte dell’intestino e di conseguenza equilibrando il livello di colestero.
Tonico :
Combatte la stanchezza, aiuta a sconfiggere lo stress, stimola la diuresi favorendo l’eliminazione delle tossi attraverso le urine.
Le bacche hanno un’azione astringente dovuta alla presenza di tannini, utile in caso di diarrea e coliche intestinali
Rimedi naturali
Tisana rosa canina per sintomi influenzali
- Tisana o Infuso – ingredienti: 1 cucchiaio di bacche di rosa canina – 1 tazza d’acqua da 250ml
- Portare ad ebollizione l’acqua, spegnere il fuoco e mettere le bacche in infusione per circa 10 minuti poi filtrare e bere.
Curiosità
Una pianta apprezzata fin dall’età della pietra, i suoi resti sono stati trovati perfino nelle palafitte svizzere
La prima testimonianze scritta dell’esistenza e dell’uso medicinale della rosa canina, risale invece all’ Edda, una celebre raccolta di liriche scritte in islandese antico, probabilmente antecedente al IX secolo.
La pianta prende il nome da quello che si riteneva il suo uso fondamentale; La cura della rabbia nei cani, anche se in effetti era considerata l’antidoto per curare qualunque malattia
In Germania, si credeva di rimanere immunizzati contro qualsiasi infezione mangiando un cinorrodo durante la notte di Capodanno.
La rosa canina viene considerata un po come il «brutto anatroccolo» della famiglia delle Rosacee, produce un fiore di una bellezza semplice e schiva, poco profumato.
Notevoli sono però le sue proprietà salutari e cosmetiche, e rinomatissime le ricette preparate con le sue parti.
Spesso sulla pianta si osservano delle piccole sfere avvolte da appendici disseccate provocate dalla puntura di un insetto, il rhodites rosae. e prendono il nome di galle, anch’esse usate nella medicina popolare.